"Tropea Film Festival - Premio Raf Vallone"
Vince "Animanera" di Raffaele Verzillo
Il film ha trattato lo scottante problema della pedofilia

 

di Caterina Pandullo
foto Salvatore Libertino

 

E’ stato il film  “Animanera” del regista Raffaele Verzillo ad aggiudicarsi la quasi totalità dei premi messi in palio per questa I fortunata edizione del “Tropea film festival – Premio Raf Vallone. Premio del pubblico, migliore sceneggiatura, migliore lungometraggio,  migliore attore (Antonio Friello), migliore regia è il prestigioso bottino per il film che ha trattato lo scottante problema della pedofilia evidenziando le subdole modalità di approccio del carnefice verso le innocenti vittime ma anche  i tortuosi percorsi psicologici, originati quasi sempre da una violenza subita in età infantile, che portano alla brutale aberrazione. Il pubblico “più numeroso che a Sanremo”, come ha esclamato la brava Vanessa Gravina introducendo con l’esuberante Jeff la serata finale, ha tributato una standing ovation al regista che ha sottolineato che il film è stato realizzato senza fondi ma autoprodotto col sistema della compartecipazione agli utili, grazie alla disponibilità dell’intero cast  che ha lavorato gratis (tra gl’interpreti  attori già famosi come Giada Desideri e Domenico Fortunato); pur avendo già ottenuto vari riconoscimenti e premi, oltre all’appoggio dell’Unicef, il film “non trova distribuzione”, ha affermato amareggiato Verzillo, evidenziando le difficoltà e lo stato di crisi del settore. Incentrato ancora  sulla violenza ai bambini, questa volta all’interno delle pareti domestiche, il film che si è aggiudicato il premio della critica “Compito in classe” di Daniele Cascella. Premiata come migliore cortometraggio la  fantastica storia lucana “Fuocarrubat” dei registi Giuseppe Marco, Albano-Vincenzo Forcillo mentre migliore documentario è risultato “Lavoratori” di Tommaso Cotronei, una cruda descrizione delle difficili condizioni di vita, quasi allo stato primitivo, di una famiglia di pastori della nostra terra, e dell’infanzia negata dei due bambini costretti a vivere in quel contesto. Migliore colonna sonora al film “Deadline” di Massimo Coglitore. Momenti di autentico spettacolo , oltre che di coinvolgenti emozioni, sono stati offerti da Ninetto Davoli che ha ricevuto dalle mani dello scrittore Santo Giofrè il premio alla carriera, ricordata sullo schermo gigante dalle scene di alcuni tra i suoi più famosi film; dall’ormai famoso attore e regista,  Mimmo Colapresti che insieme al  presidente della Film commission Franco Zinnato, che gli ha consegnato la statuetta realizzata da Gerardo Sacco che riproduce il celebre santuario di S. Maria dell’Isola, emblema di Tropea, ha ricordato che anche la Calabria, grazie ai recenti ottimi prodotti sia cinematografici che televisivi, si è guadagnato un posto di primo piano nel panorama cinematografico italiano. Attribuita anche  al regista di Polistena dal presidente della Camera della moda in Calabria, Giuseppe Fata, la nomina di “Ambasciatore” della moda calabrese nel mondo “ quale  simbolo della Calabria che lotta e che vince e  perché rispecchia pienamente il concetto di crescita e promozione del territorio che la Camera sostiene”. Un particolare, calorosissimo, prolungato  applauso è stato tributato al terzo premiato alla carriera, il giovane, emergente volto nuovo del cinema italiano Giuseppe Zeno, al quale il presidente del porto Antonio La Torre , nel consegnare la statuetta,  ha riconosciuto “caparbietà, determinazione e talento da vendere”, confermati anche da Zinnato e dal regista Salvatore Romano che lo ha voluto tra i protagonisti del suo film sulla rivolta di Reggio di prossima uscita “Figli di una rivoluzione minore”. La potente voce della giovanissima Silvia Ramondino, altro talento della nostra terra che forse vedremo nella prossima edizione del festival di Sanremo, e alcuni brani eseguiti dal complesso “Motel” hanno impreziosito questa prima edizione  del festival dedicata ad un’autentica icona del cinema internazionale, l’illustre figlio di Tropea Raf Vallone.La fama e il prestigio del suo nome, accanto alla splendida location della suggestiva cornice dell’anfiteatro del porto  hanno rappresentato un eccezionale valore aggiunto ad un evento che ha premiato  al di là di ogni aspettativa il grande impegno organizzativo del presidente Bruno Cimino e del suo staff e ha promosso anche l’immagine culturale del nostro comprensorio,  finora legata principalmente alle sue bellezze naturali.

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        agosto 2007