Inaugurata la mostra delle bamboline di tutto il mondo

Un grande messaggio di pace

Realizzata grazie all’impegno di Enzo Taccone e del gruppo folk “Città di Tropea” nella chiesa di San Giuseppe, situata nel cuore del centro storico, ed  inaugurata alla presenza del sindaco della città Antonio Euticchio
 

di Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - Una passione nata tanto tempo fa e coltivata per oltre trenta anni, è quella di Enzo Taccone. Un amore per le bamboline, piccole, tenere e graziose, degne di essere collezionate e custodite nel suo ufficio. Una dopo l’altra, le bambole sono giunte tutte nello stesso luogo arrivando da ogni angolo del mondo. La prima che conservò con l’intenzione di portare avanti la singolare collezione, è stata quella acquistata in Kenia. E con il passare del tempo, in Enzo Taccone la collezione assunse un significato ben più profondo, riunire simbolicamente, attraverso le bamboline, tutti i popoli della terra, con l’alto valore di un abbraccio di pace che si concretizzi in ciò che rispecchia l’animo infantile e puro perché scevro da pregiudizi, da pensieri violenti e sempre pronto e disponibile ad un gesto di pace, proprio come sono i bambini.

Nella chiesa di San Giuseppe, situata nel cuore del centro storico, finalmente la mostra delle sue bamboline è stata realizzata grazie all’impegno del gruppo folk “Città di Tropea” e inaugurata alla presenza del sindaco della città Antonio Euticchio, il quale, prima di procedere al taglio del nastro, ha avuto parole di grande apprezzamento per l’iniziativa.

E’ lo stesso Taccone che illustra la mostra ai convenuti. Le bamboline sono raggruppate secondo i cinque continenti del globo. In ognuno, le bambole dei vari Stati raccontano storia e folklore. Europa, Asia, Africa, America, Oceania. Tutti. Per l’Italia un trattamento speciale perché ci sono insieme le bambole di tutte le regioni, nei loro tipici costumi. E poi alcuni particolari come l’allestimento di una piccola tenda nel deserto dove si sta sorseggiando il the, o le tende degli indiani. Tante, tante bamboline che non hanno trovato neanche lo spazio per essere esposte tutte. Taccone ne ha collezionate 800, ma ne ha potuto sistemare solo 687. Due graziose bamboline, comunque, hanno trovato posto nell’acquasantiera in granito che guarda al portone d’entrata. Pare che se ne stiano là ad osservare e scrutare sorridenti tutto ciò che succede intorno.

Il nostro singolare collezionista spiega, emozionato, l’origine della sua passione, nata da quando portava alla sua bambina le bamboline dai luoghi dove si recava per lavoro, poi ha cominciato a comprarle con l’intenzione di collezionarle, iniziando anche una meticolosa ricerca facendosele arrivare da ogni angolo del mondo.

Tutte le sue bamboline, Taccone ha in animo di donarle ad una Casa della cultura a Tropea, quando un giorno sarà realizzata, cosa verso cui il primo cittadino ha dichiarato di volersi impegnare.

Tra le piccole bambole, ve n’è una a grandezza naturale che mette in bella mostra un vestito originale di una “chiazzarola” dell’800 per il quale, Taccone, ha ringraziato Micuccio Cortese per averlo concesso, così come ha ringraziato don Ignazio Toraldo Di Francia per l’uso del locale.

Ha ringraziato anche il gruppo folk “Città di Tropea” che ha voluto aiutarlo a realizzare questo suo momento speciale. Il gruppo, tra l’altro, ha impreziosito la serata esibendosi con alcuni balli. Tra i tanti vestitini colorati e le bandiere di tutto il mondo, Enzo Taccone, in alto, sull’altare sconsacrato, ha riposto una piccola bandiera che è il simbolo del grande messaggio di pace che vuole lanciare con tutto il suo lavoro: la bandiera delle Nazioni Unite. Unite in fratellanza e in pace, sogno di tutti gli uomini dall’animo buono.

La mostra resterà aperta fino al 31 luglio.

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        luglio 2007