Consiglio Comunale del 30 luglio 2007

Slitta all'autunno la discussione dello statuto comunale vecchio di ventanni

Tutti concordi sull’istituzione di 320 posti macchina riservati ai residenti del centro storico

 

di Franca Maccarone

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - Slitta all’autunno la discussione sullo Statuto comunale, dopo che una commissione ad hoc vi apporterà opportune modifiche. Una decisione presa dal sindaco Antonio Euticchio dopo quasi due ore di confronto con i consiglieri di opposizione, con una maggioranza che ha rivisto la sua posizione sull’impostazione dello Statuto ed una minoranza che non si è   risparmiata nell’indirizzare  critiche all’amministrazione sia sul metodo che sul contenuto del documento.

Il vecchio statuto comunale, infatti, risaliva a più di venti anni fa  e quindi non rispondeva più ai  cambiamenti sia legislativi che sociali avvenuti in questo arco di tempo. Un’esigenza che la giunta Euticchio aveva avvertito fin dal primo momento del suo insediamento e perciò  vi aveva messo mano “sia per adeguarlo alle nuove normative, sia -come ha spiegato il sindaco-  per attuare alcune modifiche, la più importante delle quali riguardava la scissione, nel consiglio comunale, dell’istituto della proposta da quello della gestione”. “Un atto illegittimo”, ha stigmatizzato Alfonso Del Vecchio di “Tropea  libera”, bollando il documento,  e soprattutto, ha rincarato Pino Rodolico “redatto senza aver mai formato una commissione consiliare”. Un’opposizione che si è sentita dunque  “snobbata” dalla maggioranza che aveva fatto tutto da sola ma che, a sorpresa, ha poi ritirato la proposta avanzata dallo stesso Rodolico di formare la commissione, rigettando anche l’offerta del sindaco di  partecipare alla commissione paritetica  che avrà il compito di  modificare il documento. “Noi  non parteciperemo ad alcuna commissione” è stata la risposta secca e corale che Orfanò, Tropeano, Rodolico, Del Vecchio, Macrì e Caracciolo hanno  dato alla mano tesa da Euticchio, aggiungendo però “che non mancheranno di dare  il loro contributo quando l’atto sarà discusso in aula”.  

Altro punto dolente, sul quale la maggioranza ha dovuto subire ancora una volta l’attacco di Rodolico e compagni, è stato poi il regolamento di Polizia Urbana. Tutti concordi, i consiglieri di opposizione,  nel giudicare giusti ed opportuni gli articoli, elencati dall’assessore al Turismo Michele Accorinti, che dettano le regole della comunità tropeana, ma tutti unanimemente convinti che “non verranno applicati”.  Ed è stata una vera e propria sfida, quella lanciata da Mimmo Tropeano, che, alla fine della stagione estiva, aspetta la maggioranza al varco “per dimostrare che nulla di quanto avete detto e scritto oggi verrà applicato”, mentre sottolinea che “la vera vittima dell’anarchia che regna a Tropea è il cittadino, espropriato dal proprio territorio ed impossibilitato anche a fare una passeggiata”. Ad elencare minuziosamente “il disordine totale che regna a Tropea, dove la legge è l’inosservanza della stessa”  ci ha pensato ancora una volta Rodolico, che ha puntato il dito soprattutto  sull’abusivismo dilagante “come mai visto negli ultimi anni” e sullo scempio selvaggio dello  spazio pubblico da parte degli esercizi commerciali “senza che l’amministrazione alzi un dito per frenare questo stato di cose”.  “Manca l’autorevolezza per far rispettare le regole”, è stato il commento lapidario di Orfanò, mentre  Del Vecchio, chiedendo anche la revoca del regolamento sugli spazi pubblici,  ha aggiunto che “così siamo lontani dall’idea di città turistica  e, oltre alle norme e ai regolamenti, ci sarebbe la necessità di fare opera di civiltà”.

Tutti concordi infine sull’istituzione di 320 posti macchina riservati ai residenti del centro storico, anche se sono ancora da individuare le aree destinate al parcheggio.

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

    www.tropeaedintorni.it        luglio 2007