L'"Opera Comique" al teatro “La Pace” Tropea-Drapia.

Uno spettacolo comico-musicale, divertente e ironico
La vicenda, ambientata  nella prima metà dell’800,  ruota intorno al genio musicale di Rossini

di Caterina Pandullo

foto Salvatore Libertino

Nel segno del divertimento e dell’ironia lo spassosissimo intreccio dell’”Opera Comique” di Nicola Fano, nata da un’idea di Antonio Calenda, che ne cura anche la regia,  rappresentata ieri sera al teatro “La Pace” di Drapia. Lo spettacolo comico musicale che ha fuso, portando alle più alte vette della creatività, i cliches della Commedia dell’Arte e i modi espressivi del vecchio varietà e del melodramma, ha entusiasmato i numerosi spettatori che hanno tributato numerosi e prolungati applausi alla straordinaria ed esilarante performance degli interpreti. La vicenda, ambientata  nella prima metà dell’800,  ruota intorno al genio musicale di Rossini che, lontano da diverso tempo dai palcoscenici per aver abbandonato l’attività creativa,  vive a Parigi immerso nella vita culturale e artistica del tempo. La notizia che il maestro ha composto una nuova opera, che però non vuole rappresentare sulle scene, spinge l’impresario del S. Carlo di Napoli,  nonché scopritore di Rossini,  ad inviare a Parigi due buffi pasticcieri-musicisti siciliani nel tentativo di appropriarsi dell’opera inedita che, rappresentata in prima mondiale al S. Carlo,  potrebbe restituire a Napoli l’antico splendore. I due furbi siciliani riescono a farsi assumere come cuochi in casa Rossini, fiduciosi di potersi impossessare della preziosa partitura, e ci riescono grazie al segretario personale del musicista e alla sua amante, una scaltra servetta, che gliela vendono ma …..sarà davvero la nuova inedita opera del grande maestro? La vicenda si estrinseca attraverso momenti di comicità pura, siparietti musicali allegri, secondo lo stile rossiniano, e con punte di malinconia  tipiche del melodramma. I personaggi offrono una rassegna di varie tipologie: l’impresario teatrale privo di scrupoli, il compositore squattrinato che crede di aver creato una sinfonia originale ma in realtà già conosciuta, l’italiano furbo che ha fatto fortuna all’estero ma proprio lì poi viene fregato, i due pasticcioni musicisti siciliani che conquistano per le loro gag altalenanti tra momenti di frizzante comicità e momenti di commovente tenerezza. Ma per capire cosa  veramente rappresenta questa “Opera Comique” ecco le parole dell’autore e del regista: “Nei trucchi dei comici,  nelle loro camminate, nei loro gesti, nelle loro smorfie e nelle loro parole, c’è traccia indelebile di ciò che siamo noi Italiani: un splendido miscuglio di fantasia e codardia, di accensione poetica e cialtroneria, di furbizia e innocenza. E nelle loro storie di sogni e miseria, di espedienti e poesia, c’è la trama di secoli di vita comune che dal ’500 arriva a noi”.