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Alberto Tassone torna in pista

L’atleta tropeano ha rappresentato la Calabria ai campionati italiani di corsa
Una passione che potrebbe diventare una professione

 

di Francesco Apriceno

foto archivio tropeaedintorni

 

L’atletica nel Vibonese è un settore  degno di essere valorizzato e messo in luce. Alberto Dario Tassone è un atleta che fa parte di questa importante realtà. Iscritto alla società Pizzo ’97 di proprietà del prof.Arena, il giovane tropeano ha trovato in questa passione una importante ragione di vita. Iniziando a correre nelle gare scolastiche, si è sempre più appassionato a questa disciplina sportiva. Come è risaputo, portare avanti una passione comporta spesso dei costi e necessita di sacrifici, in termini di energie, tempo e danaro. Alberto ha affrontato sempre tutto con caparbietà e con motivazione, riuscendo anche a superare un incidente che poteva interrompere bruscamente la sua carriera sportiva. Ora è di nuovo in pista a riconfermare i suoi record e ad esprimere le sue doti. Dietro la sua crescita c’è una persona che ha inciso molto: il prof. Franco Arena, il suo allenatore che ne ha subito scoperto le potenzialità e lo ha portato nella sua squadra. Attualmente corre nella categoria degli Allievi, vanta delle vittorie importanti  tra cui due partecipazioni alle gare nazionali. E’ un giovane che merita particolare menzione e deve essere sostenuto perché è un ragazzo con tanta voglia di fare e può rappresentare egregiamente la nostra regione nell’Atletica. Alberto ci ha raccontato tutto ciò che sta dietro questa sua passione, rispondendo alle domande e mostrando una grinta ed una determinazione che lo porteranno a fare molta strada.

Alberto Tassone, lei è reduce dagli ultimi campionati nazionali dei 3000m su pista, ci vuole parlare di questa esperienza e delle emozioni che le ha regalato?

Questa esperienza è stata molto importante per me, alla luce di un infortunio che mi ha impedito di allenarmi per due mesi. Quest’anno credevo di non essere in grado di fare il tempo minimo su qualsiasi distanza per accedere ai campionati nazionali che si sono tenuti a Cesenatico il 6 e 7 Ottobre. Due settimane prima della scadenza  del 1 ottobre vincendo una gara dei 3000 su pista a Messina con il tempo record personale di 9,07,2  sono riuscito a sfondare il tempo di 9,17 che era il minimo per partecipare alle nazionali. È stata la mia seconda partecipazione ai campionati italiani di categoria, la prima su pista. Essendo un occasione molto importante, mi ha portato insieme all’emozione una forte tensione che mi ha un po’ condizionato in gara. Comunque, anche il visitare  una regione totalmente diversa come l’Emilia Romagna mi ha regalato delle belle emozioni.

Come è nata la sua passione per la corsa? Qual è stato l’input che lo ha spinto a gareggiare a livello agonistico?

Le prime intenzioni di fare sport agonistico le ho avute guardando le olimpiadi di Atene 2004 in televisione. All’epoca avevo 14 anni e subito ho deciso di partecipare alle gare giovanili organizzate dalle scuole, ottenendo discreti risultati. Intanto la passione per le corse è cresciuta quando ho conosciuto il professor Franco Arena di Pizzo che ha accettato di allenarmi e così è cominciato un rapporto duraturo con lui e la sua società, l’Atletica Pizzo ’97. Dopo qualche mese grazie ai suoi allenamenti sono arrivati i primi risultati tra cui la convocazione alle nazionali di corsa campestre nel marzo del 2006. E’ nata una bellissima intesa con l’allenatore che nel corso dei mesi è diventato per me un secondo padre, maestro non solo d’atletica, ma soprattutto di vita, capace di trasmettermi insegnamenti grazie alla sua esperienza.

Quali sono gli ostacoli che ha dovuto affrontare nel praticare questa disciplina sportiva?

Partecipando alle nazionali mi sono accorto, anche soltanto parlando con atleti di varie regioni, che loro sono cresciuti in un ambiente totalmente diverso dove le squadre di atletica contano più di 50 atleti di buon livello ed inoltre hanno la possibilità di allenarsi in più strutture di atletica a distanza di pochi chilometri,  avendo anche a disposizione un numero maggiore di preparatori.

Ad ottobre la  società di cui faccio parte compie i 10 anni e devo dire che se esiste questa realtà nel vibonese da cui sono usciti atleti di valore nazionale è soprattutto grazie all’ instancabile impegno del prof. Arena, capace di far crescere talenti, nonostante l’annosa carenza di strutture.

Un grandissimo ostacolo è stato per lei l’infortunio subito durante l’anno. Ce ne vuole parlare?

A causa di problemi congeniti e di un difficile periodo della mia vita alla fine di Gennaio, dopo qualche mese di fastidi al ginocchio destro, ho dovuto interrompere forzatamente i miei allenamenti. E’ stata una fase piena di incertezze in cui non sapevo se sarei potuto tornare a  gareggiare. Dopo aver consultato alcuni specialisti della zona, mi è stato detto che non avrei più potuto continuare a correre. La mia ripresa è avvenuta grazie all’intervento della dott.sa Annarosa Marataro di Tropea che mi ha aiutato a mettermi in contatto, insieme ai miei zii di Verona,  la dott.sa Isabella Pasquin e il dott. Giuseppe Grasso, con degli specialisti del Nord che in meno di una settimana mi hanno ridato la speranza, consentendo la mia riabilitazione completa. Dopo due mesi di stop degli allenamenti mi è bastata qualche settimana per tornare a gareggiare a buon livello. Questo risultato di essere stato convocato ai campionati nazionali per rappresentare la Calabria nei 3000m è stato una gioia  sorprendente quanto inaspettata.

Dopo tre anni di attività, qual è il suo palmares di vittorie?

 L’anno scorso come allievo primo anno sono arrivato, con ragazzi più grandi di me, terzo nei 1500 e primo nei 3000 metri ai campionati regionali di categoria. Quest’anno, oltre al titolo regionale di categoria di corsa in montagna, ho vinto quello di campione regionale assoluto sui 1500m ed il campionato regionale di categoria sui 3000m, per il secondo anno consecutivo. Inoltre, sono arrivato quarto al famoso meeting nazionale “G. Bravin” a Roma il 31 Giugno. I miei tempi personali sono: su pista 2,04,3 sugli 800; 4,13,1 sui 1500; come ho già detto 9,07,2 sui 3000.

Comunque, i miei risultati sono dovuti anche agli altri componenti della mia squadra d’atletica con cui mi alleno e ci sosteniamo a vicenda, in particolare due ragazzi con cui sto crescendo, Massimiliano Casuscelli di Vibo Valentia, reduce da uno splendido undicesimo posto ai campionati italiani nella distanza di 2000m e Vito Malfarà, originario di San Nicola Da Crissa che è stato capace di un settimo posto alla mezza maratona di Paola

Quali sono le sue ambizioni per il futuro?

Per il futuro mi sono accorto partecipando ai campionati italiani che i primi posti non sono lontani dalle mie capacità. Allenandomi costantemente e con dedizione potrei un giorno scegliere di fare di questa passione anche una professione.

 16 ottobre 2007 - www.tropeaedintorni.it © 1994-2007 - Tutti i diritti sono riservati.  Web master e design  Francesco Barritta