La necessità di un ritorno alla natura invade il mercato e le case degli Italiani

Biologicamente sani con nduja e vini di Calabria

Eventi, convegni e attività naturalistiche hanno mostrato un andamento contrario ed un desiderio di esplorare un mondo finora sommerso e volutamente trascurato, costituito da prodotti semplici,  senza alterazioni e contraffazioni

 

di Bruna Fiorentino

 

 

Roma - A distanza di pochi giorni l’uno dall’altro si sono tenuti nei padiglioni della Fiera di Roma due eventi  davvero interessanti che testimoniano, senza ombra di dubbio, il sempre più crescente interesse delle persone nei confronti del benessere, la natura e l’agricoltura.

La 5° Edizione del Salone Mediterraneo dei Prodotti Naturali “SANAaROMA” si è svolta dal 5 al 7 aprile scorsi con la partecipazione di oltre 300 aziende italiane.

I 380 stand allestiti per questa occasione hanno dato la possibilità ad operatori del settore e semplici curiosi di avvicinarsi, gustare ed acquistare prodotti alimentari biologici ed alternativi rispetto a quelli consueti oltre ad avere la possibilità di partecipare ad una serie di attività collaterali, quali convegni, mostre, sfilate, apposite feste per bambini ed altro.

Tre sono state le aree tematiche oggetto di attenzione da parte degli organizzatori, ossia l’alimentazione (dove si sono potuti assaggiare oli, formaggi, bevande depurative, vini e liquori, pane, marmellate, miele ecc.); la salute (erbe e piante officinali; prodotti erboristici; medicine naturali ed omeopatiche; cosmetici) e l’ambiente (prodotti e tecnologie per la bioedilizia e la casa ecologica; cartoleria ecologica; abbigliamento e tessuti naturali ecc.).

Del resto l’Italia risulta essere il primo produttore in Europa di alimenti biologici, con oltre 60.000 aziende certificate e più di 1.000 ettari coltivati senza l’uso di sostanze chimiche o modificate mentre il consumo di tali prodotti, che ha superato i 1.550 milioni di Euro, si attesta intorno al 20% della spesa alimentare delle famiglie. Il mercato biologico  è  entrato anche nelle mense scolastiche.

La necessità di un ritorno alla natura coincide con l’interesse della gente di trovare un equilibrio nel proprio standard caotico di vita, concedendo una cura particolare al benessere ed alla salute del corpo e dello spirito in modo non artificiale o chimico ma affidandosi ad un ecosistema del tutto genuino.

Dal 13 al 21 aprile, invece, sempre negli spazi del quartiere fieristico di Roma si è tenuta la 2° Edizione di AGRICOLTURA & NATURA, una rassegna specializzata in vari settori agroalimentari organizzata dalla Provincia di Roma. Anche qui il biologico ha avuto il sopravvento mostrando come gli interessi del cittadino di avere sulla tavola prodotti naturali ma di qualità comincino a coincidere con quelli degli operatori troppo spesso attenti solo all’aspetto economico. Del resto il comparto agroalimentare in Italia comprende 30.000 imprese e circa 350.000 addetti ai lavori che chiedono garanzie  e una maggiore regolamentazione onde evitare truffe e contraffazioni che potrebbero rovinare o addirittura minarne la credibilità.

La manifestazione, aperta ad un pubblico eterogeneo, ha riservato una sezione peculiare alla caccia, all’equitazione e, soprattutto, alla pesca con l’inaugurazione del 1° Salone Ittico di Roma, dedicato alle molteplici attività ad essa collegate. Numerosi i convegni, le conferenze e gli  incontri che si sono susseguiti nell’arco degli 8 giorni.

Sia nella prima che nella seconda Fiera, malgrado la preponderanza degli espositori provenienti dal Lazio, sono stati allestiti stand di altre Regioni italiane con i tipici prodotti locali. Il Sud era ben rappresentato e anche la Calabria ha fatto la sua parte nei due eventi malgrado la supremazia dei padroni di casa. A SANAaROMA, in particolare, c’era uno spazio calabrese dove degustare lo squisito vino rosso di Belmonte ed il tipico nocino mentre ad AGRICOLTURA & NATURA c’era un colorito stand che esponeva  e faceva provare assaggi di nduja di Spilinga, pecorino, peperoncino e prodotti sott’olio: già qualcosa, anche se poco rispetto alla ricchezza ed abbondanza dei prodotti della Calabria!

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

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