SERRA San Bruno


Serra San Bruno (Foto Salvatore libertino)Si estende su una superficie di 27,75 km2 ed ha una popolazione di 6.700 abitanti; dista da Vibo Valentia 35 km e si trova a sud-est a 790 m sul versante ionico delle Serre.
Città molto ospitale, è famosa per la Certosa fondata da Bruno di Colonia, ed è immersa tra i boschi delle Serre.
Da visitare: il Calvario, il Dormitorio, la basilica di Santa Maria del Bosco e la chiesa dello Spinetto. Molto importante è il Museo Biblioteca della Certosa in località Calvario; comprende circa 2000 pubblicazioni provenienti dalle biblioteche di numerose certose italiane e straniere, chiuse nel corso di questo secolo; conserva numerose testimonianze di vita monastica di Certosini. Il visitatore interessato, avvalendosi di supporti multimediali, potrà conoscere la vita di San Brunone. All'interno del museo sono in vendita prodotti dell'antica erboristeria certosina, compact disc di canti gregoriani e certosini. Orario di apertura:
aprile-settembre: ore 09.00/13.00- 15.00/20.00. Orario invernale: ore 09.30/13.00- 15.00/18.00; per informazioni tel. 0963/71523.
Altro notevole riferimento culturale è la chiesa di S. Biagio edificata nel 1795; presenta una facciata barocca in granito ornato in alto da due loggette, statue di santi ed angeli. All'interno conserva quattro statue in marmo bianco, opere del Muller, provenienti dalla vecchia Certosa (S. Stefano, San Bruno, San Giovanni Battista e Madonna con il Bambino). Interessante un artistico Pergamo (XVIII sec.) catalogato tra i monumenti nazionali d'Italia. Suggestiva la cinquecentesca SS Trinità, opera pittorica ad olio su tela. Preziosi i paramenti sacri e le argenterie tra cui un ostensorio in oro ed un calice incastonato di pietre preziose.
La Certosa (Foto Libertino)Notizie sulla CERTOSA.

La tradizione vuole che San Bruno nel X secolo, rientrando da Colonia e dovendo scegliere il luogo per erigere la sua Certosa, decise di edificarla tra le montagne della catena delle Serre, in Calabria. Oggi, come 900 anni fa, la sensazione di luogo incontaminato che si prova in questo posto rimane a lungo impressa nella mente.
Abeti secolari ed immense distese di verde avvolgono la Certosa, all'interno della quale continuano a vivere i frati di Bruno di Colonia. Primo convento certosino in Italia e secondo di tutto l'ordine, venne fondato tra il 1090 ed il 1101. La Certosa originariamente in stile gotico, alla fine del 500 venne restaurata su probabile progetto del Palladio ed ulteriori cambiamenti furono apportati nei sec. XVI e XVIII
Distrutta da un terremoto nel 1783, venne ricostruita alla fine dell'800.
Dell'originario complesso rimangono i resti della quattrocentesca cinta muraria a pianta quadrilatera e con torrioni cilindrici angolari; ruderi della grandiosa facciata rinascimentale della Chiesa; gran parte dell'ordine inferiore, dorico, del Chiostro seicentesco; la fontana barocca ed il vecchio cimitero dei Certosini. La nuova Certosa, costruita tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, rievoca lo stile gotico francese.
All'interno si trovano statue marmoree dell'800, un busto reliquario argenteo del 1520 raffigurante S. Francesco di Paola attribuito a Luca Giordano, candelabri bronzei, di bottega francese del 600.
Pochi sono i monaci che continuano a vivere nella Certosa e che possono essere intravisti soltanto di lunedì quando interrompono la clausura per meditare tra i boschi.
L'ingresso alle donne è assolutamente vietato; agli uomini è consentito far visita nei giorni di mercoledì e sabato, dalle ore 16,15 alle ore 19,00. La regola eremitica e della stretta clausura è certamente quella che di più ha convinto i Certosini stessi a creare una struttura che rispondesse alle quotidiane richieste da parte dei pellegrini e dei turisti, curiosi di conoscere il loro modello di vita e la loro storia.
Nasce cosi l'idea di creare il Museo che si trova all'interno della Certosa, in un'ala accessibile attraverso un'entrata indipendente. Il Museo conta circa 20 ambienti e si sviluppa su un unico piano per circa 1.200 mq. La durata del percorso varia dai 45 ai 90 minuti, considerando che il programma audiovisivo è di 10 minuti.
Si effettuano visite guidate su prenotazione in lingua italiana, francese, inglese e tedesco.
L'ingresso al Museo è consentito anche alle donne.
Poco distante dalla Certosa si trova la Chiesa di S. Maria dell'Eremo, edificata nella suggestiva conca del bosco in cui dimoro e mori San Bruno e rifatta in seguito dei danni provocati dal terremoto del 1783.
Accanto si trova la Grotta di San Bruno, riproduzione della caverna in cui il Santo pregava e dormiva, ed il laghetto dei miracoli, con al centro la statua di S. Bruno inginocchiato. La tradizione vuole che le spoglie del santo fossero sepolte proprio nel laghetto e nel momento in cui si tento di portarle in superficie, comincio a sgorgare l'acqua della sorgente che lo alimenta.
Festa: San Bruno, il 6 ottobre.
Fiere: della Pentecoste domenica, lunedì e martedì di Pentecoste. Ferragosto 14-15 e 16 agosto. Tutti i santi 1 novembre e di S. Stefano 26 dicembre.
"Festival della montagna" in agosto.
Mercato: giovedì.

Redazione Tropea e dintorni

 

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