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Giorgio Centro, leader de’ “I Socialisti”Tropea può tornare un’isola felice
«AA cercasi sindaco per Tropea»

Centro: «Viviamo nell’anarchia totale, serve buon senso e coraggio»


di Francesco Barritta

foto Salvatore Libertino
 

A Tropea si ricomincia a parlare di politica in modo costruttivo, e questo è di per sè qualcosa di positivo. Se già sin d’ora Vasinton lancia un appello affinché si possano formare schieramenti coesi e forti, a invocare un massiccio rinnovamento della politica locale sono stati Orfanò e Adilardi, che hanno manifestato la loro disponibilità a farsi da parte per dar spazio ai giovani. Adilardi ha anche lanciato la proposta di un sindaco esterno sul modello Sgarbi, ma nel frattempo Gaetano Vallone, che si dice «pronto a rientrare e sempre più sicuro di quanto già detto», gli manda a dire che «non è certo lui a decidere oggi di farsi da parte, ma è stato l’elettorato a mandarlo a casa nel ’93, quando dalla sua lista non si portò nemmeno un consigliere al suo fianco».

A tracciare un quadro più ottimistico è stato invece Giorgio Centro, leader de’ “I Socialisti”.

«La precedente amministrazione – riconosce Centro – si è chiusa male, visti i tempi e il periodo in cui tutto è successo. Era un’amministrazione che si poteva portare a termine, ma i vari problemi al suo interno non garantivano che potesse chiudersi in un certo modo. Su questo grava l’irresponsabilità di parte della maggioranza e di tutta la minoranza, la quale rappresentava comunque una grossa fetta di un elettorato che, con la presentazione di quell’ultimo atto, non è stato tutelato». La situazione che ne è scaturita, secondo Centro, non è delle più rosee: «Ora viviamo nell’anarchia totale – ha dichiarato – per cui spero che i commissari, che sono uomini dello Stato, inquadrino i problemi reali. È ovvio che, essendo gente che viene dall’esterno, non conoscano la realtà locale. Sappiano però che, se lo riterranno opportuno, avranno tutta la mia disponibilità personale per tracciare il quadro della situazione». Sempre rivolgendosi a Cirillo e al suo staff, Centro ha descritto Tropea come è «una città che porta a continue crisi nella gestione dell’ordinario, perché non attrezzata con i mezzi necessari per poter affrontare al meglio quelle che sono le problematiche estive, e molte volte, ahimè, non intravedo la volontà del sacrificio né presso alcuni settori strategici del Comune né tantomeno negli operatori che, alla fine, se ne infischiano un po’ delle regole». Dopo quest’ultima nota di biasimo, detta a malincuore, Centro ha però illustrato le possibili soluzioni. «Bisogna innanzitutto individuare i problemi – ha affermato Centro –, fare un programma serio e fattibile per poterci risollevare, perché questa città può farlo con una dose di buon senso e di coraggio nel portare avanti determinati atti, malgrado sia grave la situazione economico-culturale». Di bacchette magiche non ve ne sono, dunque, ma Centro invita soprattutto la popolazione a riappropriarsi del suo ruolo attivo e invita tutti i cittadini, ed in modo particolare i giovani, ad interessarsi e partecipare maggiormente alla politica della città: «Noi ci stiamo già muovendo – ha affermato Centro – per promuovere un rinnovamento della classe dirigente coinvolgendo molti giovani, che devono prendersi la responsabilità di cambiare le cose, e invitando quelle persone che, per vari motivi, stanno lontani dalla politica locale ma che possono essere una risorsa essenziale». Il massimo esponente locale de’ “I Socialisti” ha quindi le idee molto chiare per uscire da questa situazione e invoca, infine, «l’aiuto di tutti coloro che possono dare un contributo, con il quale ci sarà sicuramente la possibilità di far tornare Tropea quell’isola felice che potrebbe essere».

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