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Dopo quasi 30 anni il Comune entra in possesso dell’importante edificio storico-culturale
Castello Galluppi, situazione sbloccata
Situato nella frazione Caria, fu la residenza estiva dell’esimio filosofo tropeano

di Mario Vallone
foto Salvatore Libertino

Il venti luglio 2009, dopo circa 30 anni di complesse procedure e di faticosi, ma sfortunati, tentativi, il Comune di Drapia è finalmente entrato in possesso del Castello Galluppi. La vicenda giudiziaria degli ultimi decenni relativa a questo edificio è lunga e complicata. Un fascicolo corposo, dove i cavilli giuridici, le notifiche legali, i vizi formali, ne hanno arricchito le pagine impedendo il raggiungimento di una soluzione concreta. Tale avanzamento della procedura di esproprio sblocca la situazione di stallo creatasi nel corso degli anni, ma non dovrebbe trattarsi dell’ultima tappa. Il proprietario, finora, si è sempre opposto fieramente a difesa dei propri legittimi interessi. Presenterà ricorso anche questa volta, ed un giudice successivamente si pronuncerà circa i vari aspetti della questione. Ma l’entrata in possesso del Comune è, tuttavia, molto importante perché non si era finora mai riusciti ad arrivare a tanto e, di conseguenza, indirizzare con convinzione la faccenda verso la direzione voluta dall’intera comunità drapiese, e non solo. L’attuale amministrazione non ha esclusivi meriti. Ha “sfruttato” e, quindi, portato avanti, dandovi priorità, il lavoro fatto dalle precedenti, le quali non hanno avuto particolare fortuna nelle vertenze riguardanti il Castello. Specialmente l’ultima amministrazione, guidata dall’ex sindaco Aurelio Rombolà, aveva aperto la strada al passo compiuto dall’attuale primo cittadino Porcelli, attraverso un lungo e duro lavoro rallentato spesso da ragioni burocratiche e tecniche molte volte indipendenti dalla volontà degli amministratori. Ecco perché l’altro ieri, nel momento in cui si è entrati in possesso del Castello, accanto al sindaco Alessandro Porcelli, agli uomini della sua maggioranza e ad altri cittadini, era presente anche l’ex vicesindaco Pino Rombolà, residente a Caria, il quale ha sempre avuto molto a cuore le sorti dell’edificio. “Ho avuto l’onore ed il piacere di essere stato colui che per primo ha aperto la porta del Castello per l’immissione in possesso di una struttura storica così importante”- ha commentato Porcelli, che ci ha, inoltre, raccontato dei momenti della propria fanciullezza quando era solito entrare nell’area che circonda il Castello per giocare con i suoi coetanei. L’edificio, affiancato da un giardino ricco di alberi da frutto e di specie pregiata, attualmente si trova in pessimo stato a causa del lungo periodo di abbandono e di degrado. Oltre che un valore artistico possiede un considerevole significato culturale per l’intero comprensorio di Drapia e della confinante Tropea. Fu, infatti, il luogo dove il noto filosofo tropeano Pasquale Galluppi soleva passare il periodo estivo. Questo, almeno, è quello che molte fonti ci hanno tramandato e ciò che si legge in modo inequivocabile sulla targa posta da un antenato dell’attuale proprietario su una delle facciate. Galluppi sceglieva questo contesto, probabilmente, perché al riparo dall’insopportabile arsura delle estati tropeane. Un posto tranquillo in collina, più adatto alle speculazioni filosofiche, dove potersi concentrare e rilassare. Un altro personaggio di assoluta rilevanza che dimorò nel Castello fu Papa Roncalli, il quale, prima del suo pontificato, fu ospite più volte dei proprietari dell’edificio, come riporta una seconda lastra di marmo attaccata quasi a fianco di quella citata in precedenza.
Tra le varie idee che in tutti questi anni si sono susseguite nell’ambito comunale circa la destinazione dell’area, ha preso sempre più piede quella di destinarla ad un uso collettivo tramite la creazione di una biblioteca, un museo e una sala-conferenze. Staremo a vedere se, e quando, inizieranno eventuali lavori, almeno per metterlo in sicurezza ed evitare pericolosi e non improbabili crolli. La cosa più importante, comunque, riguarda l’evoluzione della complessa vertenza dal punto di vista prettamente giuridico. Grande è l’aspettativa e l’ottimismo, nell’intero circondario di Tropea, ed in particolare tra la popolazione cariese, oltre che di poter finalmente entrare nel Castello da proprietari, di riuscire, tra non molto ed in qualche modo, anche ad utilizzarlo.

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