Kamil Sobol, un giovane polacco“Il grande guerriero bianco”

In Canoa per amore del grande papa Giovanni Paolo II

La partenza è avvenuta dalla città di Lowicz; nella piazza dove vi è la statua di Giovanni Paolo II, vi è stata una solenne cerimonia alla presenza del vescovo Alojzy Orszuliki che ha benedetto la canoa e l’impresa stessa

 

di Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - E’ approdato nella nostra cittadina, provenendo da Gioia Tauro, accolto al porto dalla capitaneria che si è messa subito a sua disposizione.

E’ Kamil Sobol, un giovane polacco di 25 anni che sta percorrendo il mare in canoa, circumnavigando l’Italia,  per ricordare a tutti la figura del grande Papa Giovanni Paolo II e, in special modo, tutti gli insegnamenti che questi ci ha lasciato.

Con l’assessore alla viabilità Nino Valeri e il Comue 2 Cl Mp Davide Vignola  della Capitaneria del porto di Tropea, ha poi raggiunto il centro storico della città.

“Abbiamo saputo con ritardo della sua venuta – ha detto l’assessore – altrimenti avremmo preparato una più grande festa d’accoglienza”. Ha quindi  elogiato la sua impresa dettata da motivazioni di grande valore. In piazza Galluppi, ha ricevuto i saluti della città da parte del sindaco Antonio Euticchio e da Gianfranco Pugliese in rappresentanza del corpo dei vigili urbani.

 “Chi non cerca di arrivare alle cose impossibili – ha detto a proposito di quanto sta facendo – non arriverà mai! Perché nessuna meta è impossibile se si cerca di raggiungerla con amore e perseveranza”.

Kamil Sobol, un giovane polaccoSobol è laureato in Scienze Politiche, è cintura nera di tae kwon do ed ha partecipato a diverse competizioni di arti marziali a livello internazionale dove ha vinto svariate medaglie d’oro. Ama la canoa, che ha cominciato a praticare già da oltre dieci anni, e con la quale ha solcato il fiume Wisla in 27 giorni nel 2003, ottenendo per questo un riconoscimento nazionale.

E’ un giovane molto attivo, amante dello sport, della cultura, quindi della musica, del cinema, della letteratura. Un giovane come tanti! Ma con qualcosa in più, un amore senza fine per la figura di papa Giovanni Paolo II.

“Ho potuto vedere il Papa sette anni fa. Quando mi è passato vicino, ho sentito dentro di me una sensazione indescrivibile”. Ci racconta nella sua lingua, che poi il Comune 2 Vignola  ci traduce. Due anni fa, quando ancora il Grande Papa era in vita, cominciò a maturare l’idea di percorrere il mare in canoa.

Perchè in canoa e perché in Italia? Abbiamo chiesto. “Perché Giovanni Paolo II amava solcare le acque in canoa. E perché in Italia ha vissuto buona parte della sua vita”.

Nella sua città, Lowicz, situata nel centro della Polonia a 80 Km da Varsavia, nessuno credeva che Sobol avrebbe intrapreso un viaggio del genere. Ma il desiderio di omaggiare Giovanni Paolo II gli ha dato la forza e gliela continua a dare. Così, circa tre mesi fa, le autorità locali e gli sponsor gli hanno dato la possibilità di provare!

La partenza è avvenuta dalla città di Lowicz; nella piazza dove vi è la statua di Giovanni Paolo II, vi è stata una solenne cerimonia alla presenza del vescovo Alojzy Orszuliki che ha benedetto la canoa e l’impresa stessa.

In macchina ha raggiunto Venezia e da lì è iniziata la sua avventura. Solo con la sua canoa, con il mare e il cielo, come un pellegrino sul mare. Si ferma nei porti ogni 25 o 30 Km, dorme nella tenda che si porta dietro e incontra più gente possibile parlando del Grande Papa e della speciale eredità che ha lasciato all’umanità.

“Giovanni Paolo II è stato grande nella sua umiltà, con tutta la gente del mondo” e con gli occhi che si effondono di luce, racconta episodi sulla vita del Papa.

A Roma incontrerà Benedetto XVI e il vescovo polacco che ha benedetto la sua partenza. Conta anche d’incontrare tutti i giovani conosciuti durante i suoi sbarchi per organizzare, magari insieme, un pellegrinaggio in canoa per amore di Giovanni Paolo II,  che lui definisce “Il grande guerriero bianco” perché ha combattuto “con le parole per la salvezza del mondo”.

Con la sua impresa, Kamil Sobol, intende dire a tutti noi che è possibile conquistare il mondo nel segno della pace, se solo lo vogliamo veramente; ce lo ha insegnato il Grande Papa in ogni istante della sua vita terrena e continua a ricordarcelo attraverso questo giovane polacco che non teme nulla “perché – ha detto – sono certo che il Papa mi aiuta e mi protegge!”

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        settembre 2006