Lisistrata, riproposta al teatro La Pace dalla Compagnia dei Prosatiri diretta da Milo Vallone

"E' difficile vivere con le donne ma è impossibile vivere senza"

Divertente e pungente commedia, ricca di spunti comici e polemici, grande gradimento del pubblico che ha tributato fragorosi applausi

 

di Caterina Pandullo

foto Salvatore Libertino

 

Il ricatto dello sciopero del sesso quale arma invincibile, perché legata ad un bisogno primario,  per far  cessare le guerre e assicurare la pace tra popoli e civiltà diverse. Il messaggio del grande commediografo  greco Aristofane, personificato nella famosa commedia dall'antesignana del femminismo Lisistrata, è stato riproposto ieri sera al teatro La Pace dalla Compagnia dei Prosatiri diretta da Milo Vallone. E chissà  se la geniale, vincente strategia di lotta delle donne ateniesi, coalizzate  nell'astinenza sessuale per costringere  i loro uomini a deporre le armi e porre fine alla guerra del Peloponneso, può essere adottata come soluzione ideale per risolvere i più drammatici e finora irrisolti problemi mondiali? La divertente e pungente commedia, ricca di spunti comici e polemici, ha infatti  trasferito  lo scenario della vicenda dall'Acropoli di Atene al Municipio di Milano dove le  donne, guidate dalla battagliera Lisistrata, si sono insediate impedendo agli uomini l'accesso e l'uso dei soldi per finanziare guerre. E, accanto al tema dello scontro locale tra Milanesi e Cinesi, le agguerrite donne affrontano quello planetario tra i potenti dei paesi dell'Est e quelli dell'Ovest. Quando infine i maschi, in piena crisi di astinenza, cedono alla richiesta di  convocare una conferenza tra i detentori mondiali del potere per siglare finalmente la pace, Lisistrata con saggezza tutta femminile fa loro capire l'assurdità della guerra che non provoca beneficio ad alcuno e ricorda agli abitanti dell'ovest il grande contributo ricevuto dalla civiltà orientale: i numeri, il petrolio, manodopera a basso costo per le imprese; e rimprovera gli abitanti dell'est  perché "trattate barbaramente chi vi ha liberato dai tiranni, accolto, dato lavoro, istruzione, casa". Ed il ruolo insostituibile, decisivo e importantissimo delle donne viene riconosciuto dall'interprete maschile che conclude la commedia con la famosa frase: " E' difficile vivere con le donne ma è impossibile vivere senza". Grande gradimento del pubblico che ha tributato fragorosi applausi.  Saltata la programmazione del 4 settembre "I giovani Holden", il prossimo appuntamento è previsto per martedì 11 settembre con " Il diavolo S.. Prodi" con Carmen Di Pietro, Maurizio Antonimi, Camillo Toscano e Valentina Fanello per la regia di Claudio Natile.

 

   
   

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        agosto 2007