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Tropea - Palazzo Giffone“Da rivedere il concorso di idee”

Maluccio invita il comune di Tropea a rivedere il bando

I tre piani su cui si erige il palazzo Giffone sono inaccessibili ed è un vero peccato per l’immagine di Tropea

 

di Mario Vallone
foto Salvatore Libertino

 

Bisogna riformulare il concorso di idee per Palazzo Giffone riservando la partecipazione ai soli architetti. Ad affermarlo è il Presidente dell’Associazione Architetti del Vibonese Francesco Maluccio. L’edificio in questione è uno dei più belli del centro storico di Tropea. Situato a pochissimi metri dalla sede municipale di palazzo S. Anna, fu dimora dell’omonima famiglia. Nel corso degli anni venne adibito a sede del Liceo classico e, successivamente, come “filiale” dell’Ufficio del Registro, del catasto e, addirittura, della Guardia di Finanza. Oggigiorno versa in pessimo stato. La struttura è divenuta un rifugio per gatti randagi (anzi, per topi, visto che i felini sono stati recentemente castrati per ridurli di numero) ed insetti. I tre piani su cui si erige sono inaccessibili ed è un vero peccato per l’immagine di Tropea “conservare” un edificio che ha un suo fascino e un significativo valore architettonico in cotanto stato di degrado. Di recente, il palazzo è stato trasferito dal Demanio alla disponibilità del Comune in cambio di un canone agevolato. Dopo questa operazione, l’amministrazione comunale ha indetto un “Concorso di idee per la ristrutturazione, il recupero e riuso dell’immobile”, come si legge nel bando, la cui scadenza, tra le altre cose, è stata procrastinata al 30 aprile. Scopo dell’iniziativa è quello di acquisire progetti preliminari onde impostare la soluzione per la problematica che si va ad affrontare, ovverosia la riqualificazione e l’utilizzo della struttura. Il premio in palio è di 10mila euro lorde ed alla gara, sempre secondo il testo del bando, possono partecipare “architetti e ingegneri dell’Unione Europea, della Svizzera e del Lichtenstein regolarmente iscritti agli albi dei rispettivi ordini professionali”. Secondo quanto afferma Maluccio, il problema è proprio qui. “Sui progetti di restauro la competenza è esclusivamente degli architetti “ ha affermato. La questione non è affatto semplice in quanto si tratta di elucubrazioni e intrecci giuridici  che , data la complessità, bisognerebbe utilizzare spazio e doti esplicative degne di una rivista di diritto e di un esperto del tema. L’architetto, cita, anzitutto, la sentenza 5239/06 del Consiglio di Stato. L’organo di appello della giustizia amministrativa, tirando in ballo la direttiva europea 85/384, ha respinto il ricorso di un ingegnere civile il cui progetto di restauro non era stato accettato da una Soprintendenza. I giudici hanno concluso la loro analisi dicendo che la ripartizione delle competenze professionali tra architetti ed ingegneri, così come delineata nell’art. 52 del Regio decreto 2537 del 1925, non è venuta meno per effetto della normativa che ha innovato la disciplina per il conseguimento del titolo.  Forte di questo pronunciamento, Maluccio invita il comune di Tropea a rivedere il bando e di “riservare la partecipazione ai soli architetti” poiché “non è equiparabile la laurea in architettura con quella in ingegneria civile conseguita in Italia, né all’omologo titolo accademico conseguito in altri Stati membri”. Lo stesso Maluccio sprona, inoltre, il giovane Presidente dell’Ordine degli Architetti della nostra provincia a tutelare i propri iscritti e la formazione intellettuale di ogni professionista iscritto all’Albo,  invitandolo a presentare ricorso nelle sedi opportune per la violazione della suddetta direttiva, recepita in Italia con Dlgs 129 del 1992 e della Legge 62 del 2005. Per completezza di informazione, ricordiamo a coloro che hanno a cuore la città che, anche se dal punto di vista giuridico-formale è vietata la partecipazione al concorso ai semplici cittadini,  il mensile  “Tropeaedintorni”  darà comunque la possibilità di esprimere la propria opinione sulle sue pagine, sia nella versione cartacea che on-line. L’iniziativa, come si legge sul sito del mensile tropeaedintorni.it e su tropeanews.com è rivolta  a “chi è a corto di idee (o non se la sente di sbilanciarsi su discorsi che necessitano competenze tecniche),  ma vuole comunque dare un suo contributo critico alla questione”.

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