Il Vescovo Domenico Tarcisio fa rinascere il Santuario di San Francesco

Restituito il titolo parrocchiale alla chiesa in contrada Paola

Con decreto del 12 marzo 2006 diviene sede delle funzioni e dei servizi parrocchiali

 

di Caterina Pandullo
foto Salvatore Libertino

 

Giorno di Pasqua, nella chiesa del Carmine, sede della parrocchia dell’Immacolata,  alla fine della celebrazione della messa, il parroco, don Francesco Muscia, ha comunicato che dalla prossima domenica la celebrazione dell’Eucarestia avverrà nel santuario di S. Francesco di Paola;  infatti con il decreto del vescovo, monsignore Domenico Tarcisio Cortese, datato 12 marzo 2006 e rispettiva comunicazione al prefetto della provincia di Vibo Valentia, è stato restituito il titolo parrocchiale al santuario di S. Francesco di Paola che, pertanto, diviene sede delle funzioni e dei servizi parrocchiali della parrocchia dell’Immacolata. La chiesa di S. Francesco di Paola è divenuta sede giuridica della parrocchia dell’Immacolata  da quando, verso la fine del secolo XIX, nell’altare dell’Immacolata fu trasferito il titolo parrocchiale del paese di Alafito distrutto dal terremoto; però, come afferma il vescovo nel decreto, “non essendo questa chiesa facilmente accessibile, per comodità dei fedeli, venne utilizzata come luogo di riferimento culturale e pastorale la più centrale, nel passato, chiesa confraternale del Carmine”. Oggi la situazione è diversa. Si legge, infatti, nel decreto: “Considerata l’espansione urbanistica della città di Tropea e il nuovo assetto che il territorio parrocchiale va assumendo oltre il rione del Carmine, oggi poco popolato, a favore dell’area più vicina al santuario di S. Francesco e preso atto che la chiesa di S. Francesco offre le strutture idonee per i servizi pastorali e il dignitoso esercizio del culto, attualmente carenti nella chiesa dell’Immacolata, la sede parrocchiale sia nella chiesa santuario S. Francesco di Paola, ormai a tutti più facilmente accessibile e rispondente alle varie esigenze del ministero pastorale”. Non manca nel documento l’invito del vescovo al parroco della parrocchia affinché si faccia promotore d’iniziative per il prosieguo del funzionamento della chiesa del Carmine di modo che la presenza di due chiese nel territorio parrocchiale dell’Immacolata “favorisca e non turbi tra i fedeli l’unità e la comunione della vita della comunità ecclesiale”. Il parroco ha assicurato che la chiesa resterà aperta alla pubblica devozione alla Madonna del Carmine, specie il mercoledì, come è avvenuto finora, con la celebrazione della messa, e come oratorio della congrega di S. Maria Maddalena.  La chiesa  di S. Francesco con a fianco il convento  fu fondata nel 1543 e, secondo la tradizione, fu lo stesso S. Francesco ad indicare il sito per un santuario mentre risaliva il torrente Brumeria per recarsi a Zaccanopoli. Il santuario fu fatto costruire dal nobile tropeano Giovanni Adesi  che fu frate dei  Minimi di S. Francesco, rettore del convento e morì in odore di santità. All’interno ci sono  molte tombe di nobili della città e molti affreschi che ritraggono le tappe più significative della vita di S. Francesco.
 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        aprile 2006