Vincenzo CalzonaMalumori per i  lavori di ripascimento

Il sindaco di Parghelia, Vincenzo Calzona, invita la cittadinanza ad un dialogo aperto

L’incomprensione  tra l’amministrazione e i cittadini, illustrata dettagliatamente nella sala consiliare gremita

 

di Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino

 

 

Parghelia - I lavori di ripascimento che si stanno svolgendo sulla spiaggia di Michelino, hanno suscitato malumori e apprensioni in buona parte della cittadinanza. Azione che, comunque, ha dato spunto a ignoti di ricoprire le mura della casa comunale con scritte ingiuriose nei confronti dell’amministrazione in carica. Il sindaco Vincenzo Calzona, per evitare che l’incomprensione  tra l’amministrazione e i cittadini cresca senza validi motivi, ha indetto un’assemblea aperta a tutti dove ha voluto illustrare dettagliatamente non solo il perché dei lavori, ma soprattutto sottolineare con forza che la spiaggia di Michelino tornerà bella così come è stata sempre.

Nella sala consiliare gremita di cittadini, ha aperto l’assemblea il presidente del consiglio comunale Girolamo Caparra.

In prima battuta, ha espresso ferma condanna verso le scritte che mano ignota ha apposto sui muri della casa comunale. Scritte che “non danno il diritto di cittadinanza”. La casa comunale è aperta a tutti, ha anche detto, non si agisce nell’ombra e bisogna avere il coraggio del confronto civile e democratico. Ha poi condannato, a nome di tutta la maggioranza, anche un secondo episodio relativo ad uno spettacolo di pupi. “L’amministrazione porterà dei chiarimenti di come sono andate le cose; - ha quindi detto a proposito dei lavori nella zona Michelino -  con la Parghelia "La Pizzuta"serenità e il dialogo si va avanti, diversamente piomberemo in un abisso senza ritorno. Se la legge c’è, la legge è uguale per tutti”.

Ha passato la parola al sindaco il quale, dopo essersi compiaciuto del gran numero di cittadini intervenuti, ha spiegato come il ripascimento della spiaggia di Michelino va prima inquadrato all’interno di un disegno che l’amministrazione ha per tutto il paese. Sono “interventi mirati ad avviare un meccanismo virtuoso che sviluppi il centro urbano”. Uno sviluppo turistico da portare in collina verso Fitili anche riqualificando l’anfiteatro per il quale c’è già un finanziamento. Per i lavori che si stanno eseguendo sulla spiaggia “mi sono meravigliato di alcune reazioni”; si è allora soffermato sul fatto che egli stesso è “cresciuto” a Michelino  e conserva grande affetto per quella zona per cui mai nei suoi pensieri, né nell’amministrazione, c’è stata la voglia di “sfregiarla”. Una cosa del genere “non è ammissibile!” I lavori si stanno eseguendo, ha spiegato ancora, non con i soldi del comune, bensì con un finanziamento del 97 (400 milioni), che giaceva presso la protezione civile e stava rischiando di essere rimandato indietro. Così nel 2004, l’amministrazione è riuscita a riaverlo per effettuare un intervento sulla spiaggia di Michelino dove la sabbia stava scomparendo. Il modo con cui si sta eseguendo l’intervento era l’unico modo possibile per raggiungere la scogliera, per cui è stato ripristinato un vecchio tracciato per far passare le ruspe. A lavori ultimati, ha precisato il sindaco, tutta la zona sarà pantumata con i tamerici, piante già esistenti in loco, e in un anno, la natura farà il suo corso. Ha evidenziato che la sabbia di cava usata, è compatibile con la sabbia già esistente e che le illazioni su probabili favori che l’amministrazione intenderebbe fare a qualcuno, sono infondati poiché già solo il piano regolatore lo impedisce. E’ un’area non edificabile e riservata all’amministrazione comunale, quindi non può sorgere nessun lido. Calzona, poi, ha illustrato cosa s’intende fare nella zona per renderla più fruibile; intanto si sta cercando di acquisire il vecchio casello delle ferrovie per creare un centro anziani, un parco archeologico che si sviluppi sul mare, un’area da pic-nic, il recupero delle strade pedonali che portano al mare con staccionate e gradini in legno ed altro ancora; tutto nel rispetto dell’ambiente e di quel che la spiaggia di Michelino rappresenta nel cuore della gente di Parghelia. L’amministrazione vuole lavorare in accordo con i cittadini ed è anche per questo che, se non sarà possibile, ha sottolineato Calzona, si cercherà una nuova area cittadina per la collocazione del monumento ai caduti. Bisogna evitare “spunti polemici che non servono a nessuno”.

La parola è passata al consigliere di minoranza Tommaso Belvedere, anche presidente della Pro Loco, il quale ha prima espresso parole di condanna verso le scritte ingiuriose apparse sui muri. Ha poi fatto un ritorno ai primi giorni d’inizio lavori che, tramite un suo intervento alla sovrintendenza di Cosenza erano stati sospesi, ma poi riavviati il giorno successivo. Ha criticato quindi il metodo invasivo che si sta adottando e che deturpa il paesaggio. “E’ inutile dire che la ditta s’impegna a ripristinare tutto com’era, perché non sarà possibile”. Secondo il suo parere, bisognava fare prima una conferenza per valutare se l’intervento poteva essere fatto via mare. “Visto che il danno è ormai stato compiuto”, ha chiesto che gli interventi siano meno invasivi possibili.

Sono intervenuti anche Alessandra Vinci, Lello Filardi, la signora Elena e Natalino Landro,   l’avvocato Iannelli; per tutti, Michelino è la spiaggia amata dalla gente di Parghelia ed è opportuno che l’amministrazione vigili perché i lavori vengano eseguiti con il “cuore”; gli operai della ditta non possono nutrire tali sentimenti. Sintomatico è la perdita di uno scoglio finito in mare.

 Ha preso la parola il segretario dei Ds Franco De Luca il quale, spezzando una lancia a favore dell’amministrazione, ha messo in evidenza come “un cantiere aperto dà sempre l’aspetto di un travolgimento” e che “il devastato è una terra rimossa che sarà poi ripristinata”. I lavori che si stanno eseguendo sulla spiaggia devono essere vissuti da tutti come una situazione momentanea, con dialettica e civile convivenza nel rispetto dei ruoli; dialogare, correggere, progredire, “mettendo da parte qualsiasi forma di strumentalizzazione che ci porta lontano dagli interessi per tutti noi”.

Ha concluso Calzona, il quale, ribadendo che tutto sarà ripristinato come prima, ha evidenziato ancora una volta che l’intervento è stato fatto proprio perché la sabbia era andata via da Michelino e la spiaggia stava scomparendo.

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

    www.tropeaedintorni.it        ottobre 2006