Gerardo ci ha lasciato

Percussionista nella grande Orchestra Celeste

Sei stato unico!

 

di Enzo Taccone

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - 10 maggio 2006. Quando qualcuno ci lascia è facile abbandonarsi alle solite frasi retoriche di commemorazione: "era una persona buona, era eccezionale"  e... così via di seguito.

Non è il caso di Gerardo che lascia la propria vita terrena in modo prematuro, compianto da tutti i tropeani che l'avevano adottato come figura simbolo di una Tropea che non c'è più: semplice, genuina e ricca di valori.

Gerardo soffriva di diabete ed alimentarsi era uno dei tanti problemi che lo affligevano. Non era facile convivere con l'obesità ma ci riusciva con il sorriso e come un fatto ineluttabile. L'ultima volta che l'ho visto gli chiesi se avesse mangiato tanto. Mi rispose affermativamente con la sua solita disarmante allegria abbracciandomi.

Quando mi incontrava mi diceva: "Professore, (che non lo sono mai stato), quandu sonamu?" Si era portato a casa la grancassa per non volersi distaccare dalla sua fedele compagna. Questo anno ha suonato per l'ultima volta alla festa "du tri da Cruci", come pure due anni fa avevamo suonato insieme riscuotendo successo e ammirazione da parte di tutti i tropeani.

Ricordo che gli portai una foto della sua esibizione a casa e con il suo solito e disarmante sorriso mi ringraziò senza dimenticare di chiedermi se avessimo raccolto le offerte per organizzare la festa.

Non so perchè  il Signore, nella Sua infinita misericordia, l'abbia chiamato a Sé. Forse perchè c'era bisogno di un valido percussionista nella Grande Orchestra Celeste. Sta di fatto che i Tropeani rimpiangono il sorriso di Gerardo, persona stimata e voluta bene da tutti e non ne sentiranno la mancanza perchè sono felici di averlo conosciuto e perchè sanno che è iniziata una nuova vita, quella vera, meno fatua.    

 

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        10 maggio 2006