Intevista ad Antonio Valeri
presidente dell’associazione “Paola e Dario”

di Vittori Saccà
foto Salvatore Libertino

Tropea - In occasione della giornata mondiale dedicata alle vittime della strada, abbiamo incontrato Antonino Valeri, presidente dell’associazione onlus “Paola e Dario”. Associazione nata per veicolare i messaggi sull’importanza di guidare tenendo presente il rispetto del codice della strada al fine di proteggere la propria vita e quella altrui, ed anche per vigilare sulle norme di sicurezza che ogni strada deve avere affinché ogni utente possa viaggiare su strade adeguate e quindi più sicure possibili. Grande piaga, questa, della nostra rete autostradale. L’associazione, come ricordiamo, si è da sempre battuta affinché la 522, in special modo nel tratto che interessa il vibonese, venisse sistemata nel migliore dei modi.

-Come presidente dell’associazione “Paola e Dario”, sta pensando a nuovi interventi presso la Provincia, per denunciare ancora una volta le problematiche di questo tratto di strada?

“In qualità di presidente dell’associazione sto aspettando da tre anni di essere convocato nella Consulta provinciale sulla sicurezza stradale della provincia di Vibo Valentia, per essere presente alla risoluzione dei tanti problemi che la rete viabile provinciale presenta. Ma di questa Consulta, sono rimasto solo con il regolamento in mano. Ho motivo di pensare che non si sia mai costituita. Comunque avrei voluto poter discutere della 522, in particolar modo della grosse difficoltà riscontrate nel tratto Parghelia-Tropea- Santa Domenica. Scenario di numerosissimi incidenti stradali di cui è vittima la maggior parte degli automobilisti. Una pericolosità presente in tutto l’arco dell’anno. Non è quindi il fiore all’occhiello, come viene intesa, tant’è che è stato apposto il limite di velocità a 50 Kmh da Tropea fino a Vibo Marina!.

-Lei ha sempre messo in evidenza alcuni punti critici bisognosi di essere messi in sicurezza. C’è stato qualche intervento di miglioramento?

“Inizialmente sembrava che l’amministrazione provinciale avesse dato più attenzione a questo tratto di strada. Sicuramente anche per la mia denuncia fatta al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e alle autorità competenti. Oggi devo constatare che c’è abbandono assoluto. La manutenzione delle strade non esiste. Le buche non vengono adeguatamente riparate. Basta guardare dentro la galleria dove le buche e i detriti rimangono per giorni e giorni. Non solo, ma nonostante le tante denunce, non si è trovata una soluzione per eliminare il tubo in politilene e il relativo cavo di corrente a 380w che attraversa in senso verticale la volta della galleria stessa. Nel punto dove insiste la rotatoria, manca un’adeguata segnaletica; chi non è pratico, non può capire nulla perché è una vera babilonia. Non solo, ma ci sono in stato permanente ammassi di detriti provenienti dalla zona Conicea e mai nessuno che abbia pensato di risanare il tratto. Comunque provvederò a ripulirla con la nostra squadra comunale. Ho anche più volte denunciato la pericolosità della curva nei pressi dell’Orizzonte Blu. L’ultimo incidente in quel punto è avvenuto  venerdì scorso. Ne è stata vittima la giovane Barbara De Vita, di Caria, che a bordo della sua Yaris, è andata fuori strada. Per fortuna se l’è cavata con una prognosi di 15 giorni. Ma il giorno prima, anche un’altra giovane, la tropeana Sabrina Calamita, nello stesso punto ha avuto un incidente con la stessa dinamica, mentre guidava la sua Lancia Y 10. Anche per lei una prognosi di 12 giorni. Quella è una curva maledetta perché come si abborda, il manto stradale porta fuori strada, sia per la sempre presente umidità che rende viscido l’asfalto, sia per la pendenza della strada stessa. In quello stesso punto, dal giorno dell’apertura della strada, ossia dal 30 giugno 2001, sono stati registrati ben 52 incidenti. Ma a quanto pare non sono sufficienti per prendere adeguati provvedimenti. Ma forse si aspetta che ci scappi il morto prima di agire per migliorarlo!”

-Cosa ha da dire sullo svincolo per Tropea-centro?

“Questo completa il quadro della situazione drammatica del tratto in questione. Lo svincolo di Tropea – centro è il massimo esempio dell’abbandono da parte della Provincia. E’ il più brutto biglietto da visita che la cittadina abbia mai potuto avere”.

-Chiuso al traffico dopo la frana avvenuta nell’aprile del 2004 a causa delle piogge, purtroppo lo svincolo ha una grande importanza per la città. Possibile che non si prendano provvedimenti per sanare la frana e poter dunque ripristinare la normalità?

“Sono passati due anni e mezzo e nonostante i solleciti e le tante denunce, tutto è ancora fermo. Si sente solo parlare di finanziamenti, ma ci si ferma alle parole. Il Comune si è attivato anche per interdire la circolazione in quel tratto di strada divenuto fortemente rischioso dopo la frana. Certo è che la frana lasciata così come una ferita aperta nel torrente Lumia ci preoccupa ancor di più. Eventuali altre piogge potrebbero causare ulteriori danni e non si sa con quali risultati. La natura è imprevedibile, così come lo è stata per Vibo Marina quel 3 di luglio scorso. Mi auguro che l’intervento del Comune di Tropea faccia avviare i lavori al più presto da parte della Provincia.

-In qualità di assessore alla viabilità, cosa ha in cantiere per quanto riguarda la città?

“Dall’esperienza vissuta l’estate passata, penserò di attivare tutti i parcheggi presenti in città e di rendere più fluida la viabilità. Cercherò di avere una squadra di vigili in numero maggiore a quella dell’anno passato. Ho in cantiere tanti altri programmi per la prossima stagione estiva, ma mi riservo di renderle note in seguito. Devo comunque evidenziare ancora una volta, che le strade provinciali fuori dal perimetro urbano sono completamente abbandonate. Vedi le strade Monte Poro-Tropea, Santa Domenica- Tropea, così come anche la vecchia strada Parghelia-Tropea. Chi entra nella nostra città non può non notare il degrado in cui versano. Non mi stanco mai di dire che le amministrazioni provinciali e regionali dovrebbero avere un occhio di riguardo per questa piccola città che è il volano per lo sviluppo del turismo nel vibonese e per tutta la Calabria.

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        novembre 2006