“I Tri da Cruci”

La festa popolare alla quale quest'anno i

Tropeani non intendono rinunciare

In una borgata tropeana la rievocazione legata alla storia

di Enzo Taccone

foto Salvatore Libertino

Il 3 Maggio 2006 si farà la festa “ I tri da Cruci” dopo che l’anno scorso per mancanza di fondi non si è potuto realizzarla.

Il Comitato è composto da Nicola Cricelli, (Capo Commissione), Pasquale Tropeano, Pasquale Russo, Mario Lorenzo, (Presidente della Pro Loco di Tropea) e dal sottoscritto.

Ci siamo messi di buona lena a reperire fondi in tutte le direzioni possibili ed i cittadini unitamente ai commercianti stanno rispondendo con entusiasmo.

Il culto della Croce si perde nella notte dei tempi, (IV° secolo quando Silvestro I° decise di renderla degna di venerazione). Elena , madre di Costantino il Grande, ebbe il merito di portare a Roma una parte della Croce. Nella liturgia cristiana la Chiesa ha festeggiato il ritrovamento il 3 Maggio. Da questa data fu tratta la denominazione della festicciola tropeana “I tri da cruci” realizzata da una borgata, (di forgiari), fuori dalle porte. Non si riesce a dare una data precisa a questa festa ma si sa che nel 1120 era già in atto. Accanto al culto religioso si aggiungono “u camiuzzu ‘i focu” che spruzza fuoco pirotecnico da ogni parte ed una barca corsara fatta di carta colorata incollata su uno scheletro di canne che veniva fatta esplodere per ricordare che le angherie subite erano finite per sempre.

Ci saranno i giochi popolari, i Giganti accompagnati al ritmo della “caricatumbula”, un gruppo musicale “Los Locos” che intratterrà il pubblico nella piazza antistante il Cannone e per finire dei fantastici fuochi pirotecnici che ci faranno sognare.

Dimenticavo che verrà assegnata una moto Yamaha come premio di una lotteria.

E’ una festa da non perdere. E’ stata inserita nella pubblicazione delle tradizioni popolari realizzata dal Toring Club Italiano ed è diventato l’unico momento in cui la comunità tropeana si ritrova a festeggiare in modo spensierato.