Tropea e Dintorni Arme della città di Tropea
Home Editoriale Politica Cultura Spettacoli Sport Economia Numeri utili Rubriche Archivio
Chi siamo Lettere Poesie Hotel Villaggi Tropea Località Dintorni Escursioni Itinerari Artisti
La collaborazione a Tropea e Dintorni è da intendersi a titolo gratuito ed a scopo divulgativo. Gli autori si assumeranno ogni responsabilità sul contenuto dei propri lavori. La redazione si riserva il diritto di accettare ogni elaborato.

Rss feed Rss Feed  
e-mail e - mail

Il Meteo Il meteo

Manifesti e volantini Manifesti 

Cerca su www.tropeaedintorni.it:

Google: Yahoo: MSN:

Festa popolare in una borgata tropeana

Rievocazione legata alla storia con  
elementi religiosi e pagani

“I Tri da Cruci”

 

di Caterina Pandullo
foto Salvatore Libertino

 

Grande  soddisfazione per il comitato organizzatore e per la Pro Loco che quest’anno si sono dati molto da fare per sensibilizzare cittadini e commercianti per ripristinare l’unica festa folkloristica tropeana  legata  ad antiche  tradizioni  ma anche  con una base storica:  “I Tri da Cruci”. Questa ricorrenza che ricade il tre maggio,  ha origini molto antiche; un tempo era  la festa tradizionale del Borgo, che corrispondeva alla via “di forgiari” oggi via  Umberto I, e si componeva di elementi religiosi e pagani .

La festa s’inseriva nella tradizione cristiana di festeggiare ogni anno il culto della Croce, culto che si fa risalire  al IV secolo  ad opera del papa Silvestro I  in seguito al ritrovamento dei resti della Croce di Cristo; una parte della Croce, secondo la tradizione, sarebbe stata portata da Elena, madre di Costantino, da un pellegrinaggio ai luoghi santi in Palestina. Questa parte religiosa si svolgeva nella vicina chiesa del Purgatorio e in una piccola edicola (“a conulea”), ricavata dalla facciata di una casa, dove le donne del borgo, in preparazione della festa, recitavano per nove giorni il rosario, intercalando tra una posta e l’altra il versetto “Evviva la Croce e chi la portò”. La parte più prettamente folkloristica  si svolgeva  nel Borgo  attraverso tre fasi:  nella prima, che rappresentava la tradizione pagana dei “fuochi purificatori” in onore della dea Pale, c’era il tentativo di alcuni giovani di saltare su un falò  fatto con mucchi di sterpi, senza bruciarsi; la seconda, che è tuttora in uso,  aveva come protagonista un cammello, “u camiuzzu i focu” (costruito con stecche di canne riempite con fuochi di artificio) che veniva  portato in giro, al rullo del tamburo, da un artificiere che faceva scoppiare da tutti i lati i fuochi. Ciò in ricordo della  dominazione araba quando un moro sul dorso di un cammello preceduto dal tamburo girava per la città per esigere le imposte; la terza, che  è anche  rimasta nella versione odierna, ricorda i Calabresi alla battaglia di Lepanto e quindi  la vittoria dei Cristiani sui Turchi. E’ rappresentata da una nave di carta che ricorda le navi  dei corsari turchi che facevano continue scorrerie lungo le coste tropeane spaventando a morte e vessando i cittadini; la nave,  sospesa in mezzo alle case,  piena di esplosivo,   veniva fatta saltare in aria da una  colombina, per significare  la fine delle incursioni corsare. Quest’anno la festa ha avuto un enorme successo con grande affluenza di pubblico formato non solo da tropeani ed abitanti dei paesi del circondario ma anche dai numerosi turisti che  si trovano a Tropea. Nel pomeriggio hanno avuto inizio i giochi: la gara delle pignate,  con i  sacchi, con l’uovo, della pasta piccante e della padella; per le vie c’è stata  la sfilata dei “Giganti” accompagnata dal suono dei tamburi e da frotte festanti di ragazzi.

A sera si è esibito, sul grande palco allestito nello spiazzo antistante la balconata che si affaccia sulla chiesa dell’Isola,  il famoso complesso musicale dei “Los Locos” che ha allietato i presenti con canzoni e musiche dal ritmo sudamericano. La serata si è conclusa con l’accensione “da Varca” e “du Camiuzzu i focu” preceduto dal suono di “Caricatumbula” e infine con lo scoppio dei fuochi di artificio e delle girandole. Il Comitato organizzatore, considerata l’eccezionale riuscita della serata, ha preso in considerazione la possibilità, per il prossimo anno, di prolungare la festa per tre giorni con inizio dal primo maggio ritenendo che i  numerosi visitatori, che ogni anno riempiono le strade della cittadina per il primo maggio, possano ritornare anche nei due giorni successivi.

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

www.tropeaedintorni.it © 1994-2009 - Tutti i diritti sono riservati.  Web master e design  Francesco Barritta