Vincitore della sezione opere prime, U. Contarello, permiato da D. LocanePremio Berto edizione 2005

Una decisione molto difficile la scelta dei vincitori

La partecipazione di autori con esperienze e curriculum di un reale spessore hanno impegnato la giuria per la selezione e la premiazione delle opere Una questione di cuore di Umberto Contarello ed Il passo dell’eroe di Anita Rau Badami.

 

di Bruna Fiorentino

foto archivio Fondazione Berto

 

Tropea - Sono stati proclamati a Mogliano Veneto ((Treviso), lo scorso 4 giugno, i vincitori della XVII edizione del Premio Letterario Giuseppe Berto. Si tratta del padovano Umberto Contarello con Una questione di cuore (Feltrinelli Editore), per la sezione opere prime di narrativa italiana e l’indiana, canadese d’adozione, Anita Rau Badami con Il passo dell’eroe (Marsilio Editori), per la sezione di narrativa straniera tradotta in italiano, che sono stati gratificati con euro 7.500.

Contarello, classe 1958, laureato in Lettere e Filosofia a Padova, è uno sceneggiatore professionista televisivo autore di varietà (Fantastico 8) e di fiction (Piovra 7 Giuseppe Bertoe 8). Nel campo cinematografico è coautore di soggetto e sceneggiatura di Marrakech Express, finalista al Premio Solinas, regia di Gabriele Salvatores; autore di soggetto e sceneggiatura di Luce dei miei occhi, regia di G. Piccioni; della sceneggiatura di Ovunque tu sei, regia di M. Placido e di numerosi altri interessanti lavori. Una questione di cuore narra una storia di solitudine e dolore comune, ambientata ai nostri giorni.

A. Rau Badami è nata nel 1961 a Rourkela, nell’Orissa, in India. Di madrelingua inglese, dal 1991 vive in Canada dove insegna alla University of British Columbia. Il passo dell’eroe, che segue Tamarind Mem, ha già ricevuto numerosi altri premi e tratta la vicenda di una famiglia tradizionale indiana, in un tradizionale villaggio, in cui la giovane ed intraprendente Maya ha l’ardire di violare un tabù sposando un americano.

Si è conclusa, così, anche questa edizione 2005 che ha selezionato più di cento lavori, una cifra molto oltre i venti concorrenti della prima nel 1988, quando venne istituito da Manuela Berto, moglie del celebre scrittore, sempre presente a tutte le premiazioni.

Del resto il Premio Berto da diciassette anni ricopre un ruolo fondamentale tra i tanti concorsi e non solo per la professionalità della giuria, ma anche perché c’è una singolare unione tra nord e sud d’Italia. Infatti esso interessa due località, Mogliano Veneto, città natale dello scrittore e Ricadi, vicino Tropea, dove lo stesso visse e che si alternano ogni volta per la cerimonia conclusiva.

Lo scorso 20 maggio erano stati proclamati i finalisti, che riportiamo di seguito:

Sezione Opere Prime Narrativa italiana

Mirco Belletti, Bianco e nero, L'Autore Libri Firenze

Franco Bernini, La prima volta, Einaudi Editore

Umberto Contarello, Una questione di cuore, Feltrinelli Editore

Elisabetta Liguori, Il credito dell'imbianchino, Argo

Pier Carlo Rizzi, L'eredità dello zio Guido, Garzanti

 Sezione Narrativa Straniera tradotta in lingua italiana

Marc Durin-Valois, Chamelle, Voland Edizioni

Etgar Keret, Io sono lui, Edizioni e/o

Anita Rau Badami, Il passo dell'eroe, Marsilio Editori


 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

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