l lavoro, la politica, il razzismo, le opinioni e le speranze di molti
giovani studenti di Tropea e paesi limitrofi

testo di Bruno  Cimino
foto Francesco Libertino

Tropea - Fotografare oggi la prossima realtà sociale che interesserà la nostra piccola area geografica equivale a raccogliere quello che le istituzioni e loro riferimenti hanno seminato. Ma la domanda su cui è necessario riflettere molto attentamente, prima di addentrarci nell’analisi della futura classe di cittadini è: chi sono questi seminatori e cosa hanno seminato? E comunque, laddove ci sono meriti suoniamo pure le trombe e distribuiamo medaglie, ma se ci sono demeriti questi saranno per molto tempo i temi di riferimento per qualsivoglia nota critica, nonché le attenuanti per eventuali appelli della futura generazione.
La redazione del Gazzettino di Tropea e Dintorni, con questo sondaggio "sul futuro", assolutamente anonimo, ma che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento studenti di scuole superiori, ha tentato un’impresa mai fatta sino ad oggi e, visti i risultati, possiamo ben dire di aver acceso un faro per chiunque è titolato con il proprio impegno al varo della nuova generazione le cui basi formative, anche se non consolidate completamente, sono oramai gettate. Si possono limare alcune posizioni, focalizzare le vedute meno nitide, dettagliare qualche concetto spiegato malissimo o riprenderlo se frainteso, ma innanzitutto è importante riconoscere quegli errori che hanno contribuito a far deragliare la fiducia fuori dalle sfere dei buoni propositi.
Pensare di non considerare il quadro che si delinea da questo sondaggio sarebbe da irresponsabili, tentare di trarre qualche vantaggio (magari politico) viste le risposte, sarebbe controproducente, improvvisare opinioni senza una sensibile autocritica equivarrebbe ad un ennesimo tentativo di pressapochismo e qualunquismo. Impegnarsi per un recupero laddove serve e ovviamente laddove sarà possibile è nell’immaginario degli auguri che ci possiamo fare per un buon nuovo millennio.
Il nostro compito, quali operatori dell’informazione termina su queste righe e lasciamo a chi svolge mansioni titolate a studiare i fenomeni sociali il compito di interpretare e chiarire le manifestazioni espresse dagli intervistati e magari integrarle nel contesto in cui viviamo e vivremo.
Se possiamo permetterci di esprimere la nostra opinione, diciamo che la figura di cittadino che emerge, consapevole di se stesso, anche se con i suoi limiti, è abbastanza rassicurante, nondimeno l’interesse per le espressioni culturali più in voga, e il positivo coinvolgimento nella società dell’immagine, del pensiero e dell’educazione; fa riflettere il risultato sulla pena di morte: 389 contro, 113 a favore (a nostro giudizio sono troppi), e 10 senza opinione. Il risultato sull’interesse alla politica, ossia ai partiti si spiega con le pagine di cronache italiane: 412 sono poco interessati e appena 94 molto interessati. Un ultimo dato da segnalare con particolare dispiacere è che sono pochissimi coloro che vorrebbero vivere a Tropea, speriamo che in un futuro non lontano ci siano le condizioni per fargli cambiare idea.
Il dettaglio dei risultati del sondaggio, certosinamente sezionato da Lele Romeo è disponibile sul nostro sito internet www.gazzettinotropea.com; il materiale cartaceo, anch’esso disponibile come d’altronde tutti i nostri sondaggi, è archiviato a cura dell’Associazione Culturale Trophaeum.

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