Intervista a Maria Grazia Teramo, protagonista del film Non per tutti è Natale

“Il teatro: una terapia dell’anima”

Una ragazza di oggi innamorata del teatro, ma mai succube del successo: questa è nella realtà la bella Maria Grazia Teramo, ventottenne tropeana, che nel film interpreta il ruolo di Rosaria, una coraggiosa ed appassionata donna calabrese in lotta contro le ingiustizie della vita.

 

di Bruna Fiorentino

foto Salvatore Libertino

 

Roma – Abbiamo incontrato, dopo un lungo inseguirla, Maria Grazia Teramo, la protagonista femminile dell’ultimo film della Trophaeum Movie Non per tutti è Natale che sarà presentato il prossimo 2 luglio all’Anfiteatro del porto di Tropea. Semplice, spontanea e, soprattutto, dolcissima ci è apparsa Maria Rosaria che si è detta “commossa e colpita” dal film appena terminato e da lei superbamente interpretato, completamente in dialetto tropeano, al fianco di Franco Cimino, sotto la regia severa e puntigliosa di Bruno Cimino.

Le abbiamo rivolto, in un clima rilassato ed amichevole, qualche domanda sulle sue aspirazioni e sui suoi programmi futuri, ricevendo risposte davvero inaspettate.

DomandaQuando e come è iniziata la sua passione per il teatro?

Risposta – Ricordo che ero molto piccola, frequentavo le scuole elementari. Ci portarono a vedere uno spettacolo teatrale. Io andai contro voglia, invece ne rimasi affascinata e commossa: piansi per tutto il tempo. A lungo mi sono interrogata sul perché mi fosse successo ciò. Più tardi, al liceo, sono venuta a conoscenza dell’esistenza della scuola di teatro di Palmi, ossia l’Accademia d’Arte drammatica della Calabria, che successivamente ho frequentato.

D. – Quali sono state le sue esperienze teatrali più significative?

R.Ricordo sicuramente con grande entusiasmo il monologo tratto da Un tram chiamato desiderio di Tennessee Williams che ho recitato al teatro Brancaccio di Roma. Inoltre con la scuola di Palmi ho lavorato molto recitando commedie classiche in giro per l’Italia. Poi ho frequentato e tuttora frequento numerosi laboratori teatrali. Al cinema, invece, a parte l’esperienza di Non per tutti è Natale, non mi sono mai avvicinata sebbene ne avessi avuto l’occasione. Ricordo, in particolare, l’interesse entusiasta che aveva per me la moglie di Gigi Proietti, Sagitta Alter, secondo la quale mi sarei dovuta incamminare verso il cinema. Io, però, adoro il teatro che considero “una terapia dell’anima”, del tutto personale, un analista sui generis che mi ha fatto crescere.

A questo punto dell’intervista Maria Grazia Teramo ha cominciato a squarciare il velo della sua anima, rivelando un aspetto insolito ed inusuale per chi, almeno in teoria, avvicinandosi al mondo dello spettacolo tenta di scalare il successo.

D. – In quale momento un’attrice può definirsi tale?

R. – E’ difficile rispondere a questa domanda visto che, fin dall’inizio, il teatro per me non ha rappresentato un modo per diventare famosa, per entrare nei grandi circuiti. In poche parole non è una mia aspirazione essere un’attrice di teatro per essere celebre, per essere riconosciuta per strada. Per questo ho lavorato e lavoro moltissimo, appassionatamente, e senza scopo di lucro con gli anziani ed i bambini. Mi sento, e ci tengo a sottolinearlo, una persona con una profonda sensibilità, che sa ascoltare gli altri. Quindi per rispondere in breve alla domanda, per me, qualsiasi persona può essere un’attrice.

La bella protagonista di Non per tutti è Natale mostra, comunque, di avere idee abbastanza chiare, sul mondo dello spettacolo e sugli attori.

D. – Un suo giudizio sul teatro e sul cinema italiani dei nostri giorni.

R. – Secondo me il teatro sta perdendo qualità. C’è stato un periodo nella mia vita in cui lavoravo solo per avere i soldi per andare a teatro. Adesso è tutto molto scaduto e non posso neanche dire di avere un attore come punto di riferimento. Per quanto riguarda il cinema a me piacciono i film di Fellini e Pasolini. Il resto si può discutere.

Siamo, poi, giunti a parlare di questa sua prima esperienza davanti ad una telecamera, sotto l’attenta regia di Bruno Cimino.

D. – Che cosa le ha dato questa esperienza cinematografica in Non per tutti è Natale?

R. – Con Non per tutti è Natale mi sono divertita molto. Non so perché io abbia accettato di confrontarmi con la macchina da presa. Comunque mi sono sentita coinvolta dal posto, Tropea, la mia città, dagli altri attori ed ora che il film è terminato posso dire di aver vissuto una grande emozione nel vedermi sullo schermo. Nonostante ciò mi sono anche autocriticata, perché penso avrei potuto dare di più.

 A questo punto dell’intervista Maria Grazia termina con un’ultima dichiarazione … inaspettata.

D. – Per concludere: quale pensa sarà il suo futuro come artista?

R. – Sicuramente continuerò a fare teatro, anche a livello amatoriale o di aiuto per gli altri, ma il mio sogno nel cassetto è quello di diventare mamma e, magari tra qualche anno, di tornare a vivere nella mia Tropea.


 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it