Tropea tra le città scelte per la classica gita fuori porta

Tantissimi i giovani che hanno invaso le vie cittadine

Il cielo non è stato azzurro, una cappa grigia ha sovrastato dall’alto, ma non ha fermato nessuno, perché Tropea è Tropea

 

di Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - Il richiamo delle bellezze di questa splendida cittadina è ormai nell’aria e vibra silenziosa come un dolce e sottile richiamo simile a quello delle sirene. Nessuno, se lo può, rinuncia a trascorrere alcune ore tra le sue antiche viuzze o sulla spiaggia dalla sabbia bianca, vicino all’incantevole Isola con la sua chiesetta abbarbicata sulla cima a guardare la rupe che, alta 61 metri, sostiene i palazzi più antichi e maestosi.

Oltre ai turisti giunti per il periodo pasquale non solo dall’Italia, ma anche dall’estero, come tedeschi, inglesi, francesi, persino australiani, e che già sono presenti nella cittadina, nel classico giorno dell’Angelo, i visitatori intervenuti per l’ormai tradizionale gita fuori porta, sono stati tantissimi.

I primi ad invadere le strade sono stati i giovani. Tantissimi giovani arrivati con ogni mezzo di trasporto, persino col treno, e lungo il viale stazione hanno riempito l’aria con le loro voci allegre, le loro canzoni, le loro risate mentre guadagnavano la via per la spiaggia.

La spiaggia, dunque, per tutto il giorno è stata un luogo di festa e di gioia. Molti altri, invece, hanno cominciato a entrare nella cittadina nelle prime ore del pomeriggio, famiglie intere, gruppi di amici di ogni età giunti con le auto, gruppi numerosi arrivati in pullman.

La classica passeggiata lungo il corso, la visita al centro storico, un gelato, qualche souvenir nei negozi. E in verità, c’è stato anche chi ha cercato di rendere più agevole le … spesucce dei vacanzieri, improvvisando banchi di vendita in punti strategici!

Ma i visitatori, hanno potuto ricevere un gradito omaggio, lasciato per loro nei bar o nei negozi, da Francesco Stefanelli che ha voluto regalare i suoi magnifici poster (circa 300) e le sue cartine (circa 500) a tutti coloro che, come lui, amano Tropea. E poi la musica. Non è mancato neanche l’intrattenimento musicale voluto dall’ associazione “Tropea Blues” che si è preparata per tempo allestendo un palco in piazza Vittorio Veneto ed uno in piazza Ercole, sia per allietare le ore della sera, sia per cominciare a dare un assaggio di quella che poi sarà la seconda edizione del festival del Blues previsto per settembre.

Il cielo non è stato azzurro, una cappa grigia ha sovrastato dall’alto, ma non ha fermato nessuno, perché Tropea è Tropea, e vale la pena visitarla per potersi immergere alcune ore in quella piccola conchiglia che oltre ad essere la Perla del Tirreno, è oggi divenuta il centro del mondo perché si possono incontrare turisti provenienti da ogni dove, tedeschi, inglesi, francesi, australiani e potersi sentire, dunque, come in quell’unico punto della terra dove si possono condividere le stesse emozioni.

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        aprile 2006