Il Presidente dr. Pasquale Vallone ed il prof. Antonio PuglieseLa Pet Therapy, una nuova scienza che è una zoo-terapia

Di grande importanza il convegno organizzato a Tropea dal Rotary Club

A Messina l’unico centro in tutt’Italia

 

di Vittoria Saccà

foto Archivio tropeaedintorni.it

 

Tropea - Pubblico numeroso, attento e quasi ammaliato nell’ascoltare che gli animali, con la loro presenza fedele, possono aiutarci a stare meglio. E’ quanto si è appreso durante il convegno organizzato dal Rotary club cittadino, presieduto dal dottor Pasquale Vallone, il cui tema è stato incentrato sulla “Pet Therapy”, terapia moderna che consiste nell’utilizzare gli animali ai fini della terapia in campo umano.

Nei locali della biblioteca civica sono interventi il prof. Antonio Pugliese, Ordinario di Clinica Medica Veterinaria presso l’Università di Messina e socio del Lions di Messina, l’editore Armando Siciliano, varie personalità tra cui il presidente del Rotary club di Nicotera Medma dott. Rocco Calabrò, il past Governor del Rotary International Salvatore Mazzara il quale ha elogiato il lavoro di Pugliese che in Sicilia ha dato vita ad un nuovo modo di concepire la terapia per l’uomo. “Il mondo cambia rapidamente – ha aggiunto - e noi dobbiamo evolverci con esso”.

Vallone ha quindi presentato la Pet Therapy, una nuova scienza che è una zoo-terapia, cioè una terapia con gli animali. Il termine “Pet Therapy” è stato coniato dallo psichiatra canadese Boris Levinson, alla fine degli anni '50, dopo aver osservato le reazioni di un bambino autistico che interagiva solo con il suo cagnolino.

Oggi viene impiegata specialmente con i bambini che hanno lesioni cerebrali, con le persone anziane il cui fisico non è in forma, o che sono depresse per via della solitudine o perché la vita, per loro, ha assunto un aspetto diverso; la Pet Therapy è stata anche impiegata nei nosocomi psichiatrici, nei penitenziari ed anche nelle case di riposo per anziani. La presenza di un animale, come il cane, o il gatto, le tartarughe, i pesciolini, aiuta l’uomo ad affrontare meglio alcuni problemi di salute.

Il centro riabilitativo Pet Therapy di Messina, voluto dal prof. Pugliese, sta portando avanti egregiamente questo nuovo modo di concepire la terapia. Pugliese, dopo aver sottolineato che già dall’anno scorso il termine Pet Therapy è entrato a far parte dei neologismi della lingua italiana, ha illustrato in che cosa consiste questa nuova tecnica, ovvero una moderna tendenza a stimolare la sfera emozionale tra il paziente e l’animale. Con una serie di immagini e di esempi ha evidenziato come il rapporto con gli animali è un qualcosa di antico, che affonda le sue origini in tempi lontani, anche negli antichi greci, per cui, sembrerebbe che ad oggi, non si sia inventato nulla di nuovo se non quello di riprendere in giusta considerazione quanto può essere utile il contatto con determinati animali in grado di stimolare la sfera emozionale. 

Nella società contemporanea, la Pet Therapy, secondo Pugliese, va a curare “la patologia della civilizzazione” quindi la depressione, la solitudine, la mancanza dei rapporti sociali, poiché oggi non si ha più il tempo per chiacchierare come una volta. La Pet Therapy, dunque, va inserita nella sfera della psicologia della salute; accanto alle medicine, c’è la necessità di aggiungere altri elementi. Ha quindi descritto in quali ambiti è proficuo il suo impiego, tra cui quello psicologico-pedagogico o sociale, o nel campo della pediatria

Ha spiegato nei dettagli come viene applicata, ovvero attraverso il contatto fisico, con lo stimolo di un rapporto ludico soprattutto nell’età evolutiva ed è molto efficace là dove si presentano problemi psico- somatici. Ha raccontato, poi, alcune delle esperienze fatte nel centro di Messina, unico in tutt’Italia e autonomo che opera in campo scolastico e sociale.

Nel Centro sono stati fatti ben 1004 trattamenti nel 2005; ad operare è un’equipé composta da un medico chirurgo, uno psicologo, un pedagogista, un medico veterinario, un esperto della riabilitazione e vengono trattate patologie come disturbi generalizzati di tipo autistico, problemi psico-motori e cognitivi, disturbi del linguaggio.

Per divulgare l’importanza della Pet Therapy, il prof. Pugliese ha condotto ben 18 conferenze in tutt’Italia e tutte le sue esperienze sono state raccolte in un libro edito da Armando Siciliano.

Il medico veterinario Filippo Laria, nell’elogiare il lavoro di Pugliese, ha introdotto due testimonianze sugli effetti positivi ottenuti grazie al rapporto con un animale. La prima riguarda un uomo di nome Angelo, la seconda, invece, è stata direttamente raccontata dalla giovane interessata, Francesca P., che, con grande emozione, ma tanta forza d’animo, ha voluto parlare del triste calvario della sua malattia e quanta gioia le procura il suo ritorno a casa dove l’aspettano i sui due cagnolini.
 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        marzo 2006