Natale Tropeano 2005

Il presepe vivente organizzato dall'Istituto Comprensivo

Interessante il progetto, un plauso a docenti e ragazzi

 

di Vittoria Sacccà

foto Salvatore Libertino

 

 

Tropea - E’ stata una serata particolare quella che hanno regalato a tutti noi i ragazzi dell’Istituto comprensivo, diretto dal professore Francesco Laganà. In un Presepe vivente, organizzato nel centro storico tropeano, si son potuti rivedere e rivivire le immagini più belle e suggestive di un tempo lontano nel tempo, ma ancora profondamente vivo e presente nei nostri cuori.

Il presepe vivente è stato il frutto di un lavoro portato avanti dalle scuole medie di Tropea e Drapia in stretta collaborazione, durante il quale i ragazzi si sono adoperati all’allestimento di un momento storico curando ogni minimo particolare al fine di riportare tutto indietro nel tempo per riproporlo a tutti noi con tutta la sua magia.

A fianco dei ragazzi ci sono stati naturalmente i docenti: la responsabile del progetto Pasqualina Pulicari, insieme a Romania Bozzolo, Giovanna Bombaci, Saveria De Lorenzo, Domenica Geranio, Antonella Riso, Vera De Lorenzo, Domenico Sganga. Un grande apporto è giunto anche dal collaboratore Nando Vita e dai genitori dei ragazzi.

Girando per i casolari sparsi nelle campagne intorno a noi, ed anche per le case, hanno trovato attrezzi e suppellettili antichi, grazie alla disponibilità della gente e, in particolar modo, di Cosmo Rombolà e di Cosmo Romano che hanno persino trasportato l’asinello perché facesse la sua parte all’interno della grotta allestita in un angolo suggestivo di via Abate Sergi. Nella grotta, dove vi era una lampada antichissima a fare luce, il piccolo bambino Gesù con Maria e Giuseppe sorridevano agli astanti, così come il loro cuore di ragazzi che si sono immedesimati in uno scenario tenero e denso di significati. Il buio della sera è stato illuminato da una miriade di torce, sistemate lungo la stradina trasformata in tutto e per tutto come poteva essere un tempo. Lungo il cammino si poteva ammirare la bottega del fabbro, o del falegname, del panettiere, oppure la casa dei nobili debitamente addobbata di drappi e oggetti preziosi, tutto all’interno dei locali resi disponibili dai loro rispettivi proprietari. La musica di sottofondo accompagnava il parlare festoso dei ragazzi, dei docenti e dei numerosissimi visitatori che si sono complimentati con tutti.

Il percorso del presepe vivente si concludeva con la visita alla mostra dedicata a don Francesco Mottola, a cui è stata intitolata la stessa scuola media, allestita nell’androne della Casa della Carità; la storia del servo di Dio e la sua vita è stata raccontata dai ragazzi attraverso fotografie recuperate negli archivi.

Ai docenti tutti e a quanti hanno collaborato, naturalmente va il plauso per aver portato a compimento questo interessante progetto nel quale hanno creduto, perché, senza dubbio,  ha avuto grande ricaduta positiva nella crescita dei nostri ragazzi.

 

 

 

 
   
   
   
   
   
   
   
   

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        06-01-2006